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Cortisone: a cosa serve, effetti collaterali, ..

Cortisone: a cosa serve, effetti collaterali, ..

Di conseguenza, la mucosa di rivestimento può irritarsi, inducendo la formazione o l’esacerbazione di ulcere gastriche. Al fine di mitigare tale effetto le compresse dovrebbero essere prese a stomaco pieno oppure bevendo latte. Informate l’oncologo se accusate indigestione, dolori gastrici o fastidio in sede addominale. In ogni caso, al di là della legge e della morale, usare anabolizzanti da sovrappeso o obeso è il miglior modo per amplificare effetti collaterali, pericolosità nel breve e lungo termine degli anabolizzanti.

  • Questi risultati rafforzano l’indicazione a iniziare al più presto il trattamento nei casi di diagnosi accertata di SM, in particolare se sono presenti fattori associati a una prognosi meno favorevole.
  • Se, invece, gli steroidi vi sono somministrati per prevenire la nausea e/o il vomito (antiemetici), la scheda non vi sarà consegnata.
  • La ricerca in questo senso è molto attiva ma sembra che incorporare alimenti antinfiammatori nella dieta sia una cosa da non trascurare.
  • Anche un’attività fisica regolare durante il giorno può giovare al sonno, rendendo l’organismo più stanco e favorendo l’addormentamento.

Recentemente sono emerse alcune novità sul meccanismo di azione di alcuni FANS come l’indometacina e l’ibuprofene. Queste molecole, oltre a inibire la COX, agirebbero su un fattore di trascrizione chiamato NRF2. Questa molecola è coinvolta nell’infiammazione e nello stress ossidativo, ma anche nel metabolismo e nel processo di invecchiamento.

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Circa l’80% di prednisone viene convertito a prednisolone, che ne rappresenta il metabolita attivo, grazie al metabolismo di primo passaggio epatico. Tuttavia, il prednisone può causare molti effetti collaterali, come disturbi del sonno e insonnia (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno). L’uso cronico di prednisone può portare a effetti collaterali a lungo termine, come la diminuzione della massa ossea e l’aumento del rischio di fratture ossee. Le terapie dell’attacco si usano in presenza di ricadute e si basano sull’uso dei farmaci steroidei (cortisonici), in particolare del metilprednisolone, sfruttandone l’effetto antinfiammatorio.

Tuttavia una depressione del sistema immunitario provoca effetti collaterali come candidosi e maggior esposizione a malattie batteriche e virali. È importante parlare con il proprio operatore sanitario o con un farmacista dei possibili effetti collaterali del farmaco specifico che si sta assumendo o che si sta pensando di assumere. L’abuso di steroidi anabolizzanti è spesso associato a una forma di dismorfofobia corporea chiamata dismorfia muscolare.

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Numerosi studi clinici hanno dimostrato che gli steroidi abbreviano la durata dell’attacco, riducendone anche la gravità, sebbene la risposta al cortisonico sia variabile da individuo ad individuo e da ricaduta a ricaduta. I corticosteroidi sono preparati sinteticamente in modo da avere la stessa azione del cortisolo (o cortisone), un ormone steroideo prodotto dallo strato esterno (corteccia) della ghiandola surrenale, da cui il nome “corticosteroide”. Molti corticosteroidi sintetici sono, tuttavia, più potenti del cortisolo e la maggior parte di essi presenta un’azione più prolungata.

L’uso a breve termine può invece scatenare effetti avversi meno gravi ma a volte comunque seri, come ulcere, emorragie gastriche e danni renali. Inoltre i Fans possono scatenare reazioni allergiche e interferire con l’attività dei farmaci antipertensivi. Gli studi clinici e l’utilizzo dei FANS selettivi nella pratica clinica hanno mostrato che questi farmaci anabolizzanti legali possono avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare. In particolare, sono stati associati con un rischio più elevato di sviluppare ictus e infarto acuto del miocardio a causa dello squilibrio che si viene a creare tra le prostacicline (la cui produzione è stimolata dalla COX-2) e i trombossani (la cui produzione è stimolata dalla COX-1).

La via di somministrazione viene scelta in base al tipo di affezione da curare, alla rapidità di azione richiesta e alla durata del trattamento. Il loro effetto è infatti di tipo sintomatico, in quanto servono ad alleviare i disturbi e i danni legati all’infiammazione e non a curarne la causa. Vediamo nel dettaglio le patologie infiammatorie per cui può essere indicato ll’uso di queste sostanze. Sotto la denominazione di farmaci corticosteroidi si raggruppano diverse molecole accomunate dal fatto di essere strutturalmente simili al cortisolo, un ormone steroideo fisiologicamente prodotto dalle ghiandole surrenali.

Esistono formulazioni a rilascio modificato per alcuni glucocorticoidi che permettono monosomministrazioni giornaliere bypassando il problema di un’emivita troppo breve rispetto alle necessità terapeutiche. Questo è particolarmente utile per gli steroidi con media attività antinfiammatoria come il prednisone dove ad un minor rischio di effetti avversi si associerebbe una maggiore durata d’azione a picco di concentrazione plasmatica controllata. Nota negativa è che in Italia sono sovente registrati con indicazioni terapeutiche molto ristrette (es. artrite reumatoide) che rendono l’impiego di questi farmaci Off Label per qualsiasi altro utilizzo medico al di fuori di quello indicato. I cortisonici sono farmaci antinfiammatori e immunosoppressori, con struttura analoga ai corticosteroidi endogeni.

Alcuni pazienti trovano che il prednisone li tenga svegli e li porti alla privazione del sonno, soprattutto a dosaggi più elevati. La ciclosporina A è un immunosoppressore, originariamente usato per prevenire il rigetto nei pazienti sottoposti a trapianto. Anche la Ciclosporina agisce determinando un buon controllo dei sintomi sistemici della malattia e si utilizza soprattutto nella forma sistemica di AIG e in alcune complicanze della stessa.

Gli steroidi in forma liquida si somministrano per iniezione in muscolo (per intramuscolo) o in vena (per endovena) attraverso una cannula (un tubicino sottile che viene introdotto nella vena). In questo caso possono essere somministrati sia in bolo (in dose massiva non frazionata nel tempo) sia goccia a goccia (durata dell’infusione circa 30 minuti). Gli steroidi possono essere somministrati anche attraverso il catetere venoso centrale che viene inserito sotto cute in una vena vicino alla clavicola.

Tra i principali effetti collaterali della ciclosporina si ha la comparsa di nausea, vomito, irsutismo, ossia comparsa di peluria su tutto il corpo, pressione alta e alterazioni della normale funzione di fegato e reni. Inoltre può determinare una riduzione del numero dei globuli bianchi che hanno un ruolo fondamentale nel sistema immunitario e che quindi debbono essere controllati periodicamente. L’assorbimento nel sangue è variabile pertanto per valutare se il dosaggio del farmaco è ottimale è necessario controllarne la quantità ematica (ciclosporinemia) con un prelievo.